Project Description
INAUGURAZIONE MONUMENTO 7 Settembre 2019 Borgosesia
Tremila persone circa, e tanti momenti di emozione a Borgosesia, sabato, per l’inaugurazione della fontana contro la mafia voluta dal sindaco, Paolo Tiramani. Merito anche di tutti gli ospiti: da Vittorio Sgarbi, autore di un apprezzato intervento sul monumento in bronzo («Questa è vera arte popolare» ha detto), al leader della Lega Salvini, che non ha fatto nessun cenno alla situazione politica attuale e che, rivolgendosi al figlio di Dalla Chiesa, Nando, ha detto: «Si possono avere idee politica diverse ma il bene del Paese viene prima di tutto e io sono contento di ritrovarti su questa piazza», allo stesso Nando Dalla Chiesa, applauditissimo quando ha ricordato di aver studiato alla Bocconi con Sergio Loro Piana, scomparso 5 anni fa.
Nel suo intervento di presentazione, il Sindaco l’onorevole Paolo Tiramani ha ricordato:
«Contro la mafia dobbiamo tenere alta la guardia. Ed è per questo che anche noi, qui nel cosiddetto profondo nord, abbiamo deciso che Borgosesia si vuole porre come un baluardo contro questo male che purtroppo affligge ancora il Paese: siamo la città dove è nata Emanuela Setti Carraro, la donna che non ha avuto timore di condividere il proprio destino con il Prefetto di Palermo, quel Generale dalla Chiesa che diceva: “Chiunque pensasse di combattere la mafia nel pascolo palermitano e non nel resto d’Italia non farebbe che perdere tempo”».
Il sindaco ha poi detto: «Ecco, io consegno ai figli di Borgosesia questa fontana, realizzarla è stata una scelta a volte anche contrastata da chi ha una visione diversa dalla nostra, ma oggi desidero ribadire che sono orgoglioso di aver realizzato, insieme ai miei colleghi di giunta, quest’opera che sarà un simbolo del nostro orgoglio di essere concittadini di Emanuela Setti Carraro e di aver fatto una scelta precisa di legalità contro ogni forma di mafia».
«Tra pochi giorni nascerà il mio primogenito Jacopo: permettetemi di dedicare a lui, e a tutti i bimbi e ragazzi che saranno il futuro della nostra città e del nostro territorio, questo monumento ed ancor più il messaggio che esso custodisce».
“…io sono felice di riconoscere in questo Monumento la prova di una espressione di Arte Popolare nel senso più alto e più profondo!”
“E’ un Monumento che parla chiaro agli animi semplici, ai bambini, ai giovani, agli adulti, ai vecchi che diranno: “nel nostro paese, nella nostra città c’è un Monumento al Generale”. ”
“E’ un Monumento dedicato ad Emanuela Setti Carraro; alla sua anima, alla sua dedizione, al suo amore per un uomo, per la libertà, per la lotta alla criminalità in una dimensione poetica. ”
“Rappresenta una manifestazione di gratitudine che trasmette molta serenità…quel gesto di consegnare un cappello da carabiniere a un ragazzo che indica quello che mio padre pensava, che le persone più mature e più anziane devono consegnare il proprio passato, un passato pulito alle generazioni più giovani.”
“…è un monumento che ricorda un gesto importante per mio padre, quello di accarezzare in testa un bambino, ci sono molte fotografie che lo riprendono mentre fa questo gesto…mettere un cappello sulla testa di un ragazzo significa consegnargli quello che si ha.”